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Appunti & Riflessioni

- The Dragon Speaks -

Con l’inizio dell’Anno Calendariale MMXVII (che non è l’Anno Rituale) ho deciso di inaugurare questa rubrica, in cui ogni tanto riporterò alcuni appunti e riflessioni, di cui desidero renderti partecipe, essendo espressione di ciò che è stato simpaticamente definito come il “Drago-pensiero”.

Questa rubrica è in costante aggiornamento, per cui non verranno indicati i successivi aggiornamenti come per le altre pagine.

19/07/2017

Sul Sentiero delle Streghe...

Da oggi ho deciso di continuare questa rubrica attraverso un blog che ho voluto intitolare Il Sentiero delle Streghe, in memoria del mio primo sito web che aprii ancora nel lontano 1999, e che fu il terzo sito tematico – interamente dedicato alla stregoneria – ad aprire i battenti in Italia, in quegli anni.

Tutti i nuovi articoli verranno d’ora in poi inseriti solo sul blog.

23/04/2017

Sulla Luce...

Ogni tanto mi capita di imbattermi in persone che denigrano o deridono la Luce, magnificando le Tenebre e l’Oscurità.

Alla base di questi comportamenti vi è un enorme malinteso, su cui ora proverò a fare chiarezza.

Chiariamo quindi subito che la Luce non ha niente a che fare con l’essere buoni, con la chiesa cattolica e le altre chiese cristiane – che in verità traboccano di mortifera Oscurità – e nemmeno con questi fenomeni new age dei nostri giorni, così come l’Oscurità non c’entra nulla con la bellezza della notte che ispira i romantici, gli amanti ed i poeti dal tenebroso fascino.

Anche LaVey riferendosi a loro dice che: “I percorsi del sentiero della bianca Luce sono veramente il freddo e la morte!” ma sbaglia però ad associarli alla Luce, essendo anch’egli subordinato al loro immaginario.

Devi imparare a sganciarti dall’immaginario giudeo-cristiano e anche dall’immaginario televisivo, che ormai condiziona pesantemente le persone.

Se rimani prigioniero degli immaginari rischi di vivere una vita fatta di pure fantasie invece che confrontarti con la realtà ed imparare davvero qualcosa!

Quando parlo della Luce io invece mi riferisco a quella che, secondo me, è l’unica Luce: la Luce degli Antichi Dei!

La Luce di cui si narra nel mito dell’Età dell’Oro, “il tempo che fu prima del tempo”… (così inizia nei miei appunti privati questo scritto misterioso)

L’Età dell’Oro guarda caso si contrappone all’Età del Ferro, quella in cui ci troviamo, che viene chiamata l’Era Oscura!

Hai mai sentito parlare di Iperborea? La “sempre verde e Lucente Terra dei Veglianti”?

Hai mai sentito parlare del Mito di Prometeo che dona il Fuoco (la Luce) ai Primi Uomini?

Pensi che sia un caso che Lucifero significhi: “il portatore di Luce”?

Avrai certo sentito parlare di Illuminati… di raggiungere l’Illuminazione… ma illuminati da cosa? dalla Luce…

Anche
Diana Lucifera porta la Luce ai Suoi Seguaci…

Riferendosi a Diana, nel libro “Il Ramo d’Oro” Frazer scrive che “l’etimologia ariana DI significa ‘splendente’ ” ed è riferito alla Luce.

Le
Feste del Fuoco non sono forse una celebrazione della Luce? (connessa a ritualità agro-pastorali)

H.P. Lovecraft nel racconto “The Festival” scrive: “Era il Giorno di Yule, che gli uomini ora chiamano Natale, sebbene sappiano nel proprio cuore che è più antico di Betlemme e di Babilonia, più antico di Menfi e del genere umano… La mia gente era antica… e parlava un’altra lingua prima di apprendere la vostra. Ora si erano sparsi, e avevano in comune solo i riti e i misteri che nessun essere umano poteva capire...”

Dice inoltre che Yule veniva celebrato “…affinchè il ricordo dei segreti originari non si perdesse…”

Yule, che io chiamo la Festa delle Luci, o semplicemente Le Luci, i cui simboli sono la Luce, il vischio e l’agrifoglio, che sono guarda caso dei sempreverdi… non ti viene in mente niente?

A coloro che stanno mettendo in pratica i riti contenuti nei miei scritti voglio confidare ora che attraverso la Luce che ti faccio accendere in quel momento non stai accendendo solo un cero o una candela, da offrire in dono alla tua Divinità Patrono, stai anche rievocando qualcosa di veramente antico…

Stai risvegliando cose ancestrali… ne preservi la memoria… così che - come dice Lovecraft - “il ricordo dei segreti originari non si perda…”

09/04/2017

Credo in Potenze a cui nessuno presta fede al giorno d’oggi…

Credo in Esseri Antichi e dimenticati…

Loro mi mostreranno la Via…

Mi indicheranno il Cammino…

Mi daranno i Segni perduti e le parole di cui ho bisogno…

06/04/2017

Sulla Stregoneria da me praticata...

In un lontano passato, ormai remoto, vi fu il Culto degli Antichi Dei... poi sorsero le religioni degli uomini (Età del Bronzo), che lentamente si affermarono diventando predominanti (Età del Ferro: l'Era Oscura).

Quando ciò avvenne vi fu il crollo di tutte le grandi Civiltà dei tempi antichi e dei loro vasti Imperi...

Tuttavia il Culto sopravvisse nei secoli attraverso coloro che poi furono chiamate Streghe e (alcuni) Stregoni.

La Stregoneria a cui io faccio riferimento è dunque questo antico Culto.

Questo è ciò che io sto riportando in vita!

Non una mera pratica erboristica o trafficare con cianfrusaglie varie o preparare filtri e intrugli con peli di gatto, zampe di rospo e code di lucertola...

Questo è altro... anche se nell'immaginario cristiano non viene fatta distinzione alcuna... quindi se sei uno di loro o se nella mente sei rimasto succube del loro immaginario, poi non mi stupisco affatto che qualcuno possa fraintendere...

Per questo ora ho voluto essere chiaro sulla reale natura della Stregoneria da me praticata, che ti consentirà di entrare in contatto con Esseri Antichi e Sovrumani...

24/03/2017

Sul DO UT DES...

L’esoterismo ha le sue regole, alcune – tipo mantenere il segreto – sono note, altre meno, tuttavia il fatto di non conoscerle non rende immuni dal pagare i propri sbagli, presto o tardi ma sempre ed inesorabilmente.

Oggi ti parlerò di una regola fondamentale, dato che violare questo tabù implica serie conseguenze.

Probabilmente avrai già sentito dire che la Tradizione magica impone che le cose di cui ti servi nell’Arte e nel Culto se sono state realizzate da altri - non essendo quindi opera tua - “siano sempre acquistate senza mercanteggiare sul prezzo”.

Questo condanna implicitamente chiunque cerchi di rubarle o di acquisirle con l’inganno.

Non mercanteggiare significa che se ti rivolgi ad una persona per avere un libro o un artefatto o dei materiali, se per ciò che è oggetto del tuo desiderio ti vengono richieste 5 monete, se veramente lo vuoi 5 monete sarai lieto di dare, e se invece non puoi permetterlo allora aspetterai di averle messe da parte, facendo anche dei sacrifici se necessario, che certamente ti renderanno onore.

Così agendo dimostrerai di riconoscerne il valore e quindi di meritartelo.

Ovviamente chi è schiavo del “dio denaro” che gli serve per appagare le proprie vanità, per sperare di rendersi attraente o di colmare la propria pochezza d’essere ostentando possesso, o per darsi a vizi e veleni vari, farà il diavolo a quattro inventando ogni genere di scuse pur di non sottrarre risorse destinate all’acquisto del futile!

Questa antica usanza si basa sulla regola del DO UT DES, che letteralmente significa “io do, affinchè tu dia”.

Così come in Natura tutto si regge su un equilibrio, che se infranto come ben sai produce puntualmente disastri, così il DO UT DES adempie alle stesse funzioni.

Violare questa regola è come costruire una casa abusiva sul greto di un fiume o sulle pendici di un vulcano attivo, a meno che non sei completamente stupido sai già dal principio che presto o tardi verrà spazzata via e potrai ritenerti fortunato se, quando ciò accadrà, non ti crollerà sulla testa!

Immagina una bilancia: su un piatto c’è qualcosa che desideri e sull’altro va messo ciò che desidera la persona che lo possiede, meglio ancora se ne è l’artefice.

Spetta infatti a quest’ultimo decidere il valore della cosa, fosse anche una informazione invece che qualcosa di materiale.

Così facendo si crea un equilibrio che consentirà di fare il miglior uso poi di ciò che ti sei onestamente guadagnato di ricevere, agendo a Regola d’Arte!

In stregoneria più sei attaccato ad una cosa, più facilmente ti verrà richiesto di donare proprio quella cosa - affinchè soddisfazione sia data e un equilibrio garantito - quindi, invece di lamentarti, considerati fortunato ogni volta che potrai cavartela dando in cambio solo poche semplici monete.

25/02/2017

Su "il mio è il migliore, il più vero, il più giusto"...

La maggior parte delle persone crede che il cammino che segue sia il migliore, che le pratiche che svolge siano le migliori, che il gruppo di cui fa parte sia il migliore, e in certi casi persino che il modo in cui ha appreso queste informazioni sia il migliore o magari persino l’unico giusto…

Ebbene trovo che ciò sia indubbiamente vero per ogni singola persona che può dirsi veramente soddisfatta del proprio cammino, delle proprie pratiche, del modo in cui le ha apprese, del gruppo di cui magari fa parte…

Quello che è importante capire è che questo è vero… MA per quella persona!

Limitatamente ad essa e alla sua esperienza personale.

Quello che io non capisco, per taluni, è questo: ma se sei davvero così felice e soddisfatto del tuo percorso e di quello che fai, come mai senti il costante bisogno di aggredire, criticare, deridere quello che fanno gli altri?

C’è qualcosa che non quadra…

Una persona davvero felice e soddisfatta non si comporta così.

Io, ad esempio, se anche fossi l’unico essere in tutto il Pianeta Verde (la Terra) a credere in ciò che dico, non me ne fregherebbe nulla! E non perderei nemmeno un secondo a cercare di convincere qualcuno del contrario: credo nella selezione naturale!

Se invece qualcuno (che non sa) mi attribuisce cose che non dico e non faccio allora potrei anche valutare di intervenire, per chiarire il malinteso, avendo ampiamente di che argomentare. 

Spesso ho potuto valutare che l’aggressività sia un atteggiamento tipico degli insicuri, di solito almeno è così.

In certi casi, ma solo limitatamente ad essi, posso anche capire però che quando una persona AMA il Culto può essere difficile digerire passivamente chi vuole ridicolizzarlo con certe stupidaggini che si possono leggere in giro per la rete, come ad esempio:

“Strega è… essere buoni. Strega è… amare la natura. Strega è… amare gli animali. Strega è… essere malinconici”.

Ma quando mai?

Se bastasse amare la natura e gli animali per essere Streghe, allora che senso avrebbe seguire un cammino volto al risveglio interiore?

Inoltre, questa favola della Strega-ecologista-animalista è un trip moderno, è una gran balla!

Certe sensibilità (verso gli animali) e necessità (ecologiche) odierne non sono assolutamente riscontrabili in un passato in cui persino la vita umana non valeva niente…

Per concludere, il mio consiglio è questo: se sei contento di ciò che fai - buon per te - goditelo!

Allo stesso modo lascia che pure gli altri possano godersi il loro, in santa pace.

Rilassati e non preoccuparti, lascia che - come sempre - la selezione naturale possa fare liberamente il suo corso, inesorabile.

Ti posso assicurare che alla fine ne resteranno in piedi un gran pochi…

17/02/2017

Sulla Wicca...

Molte persone mi scrivono per chiedermi che cosa penso della Wicca.

Negli anni ho potuto partecipare ad alcune celebrazioni della Wicca, mi hanno presentato alcuni dei suoi leaders, sia Americani che Inglesi, autori ed autrici di fama internazionale, e ho conosciuto anche dei wiccan italiani che hanno regolarmente compiuto un cammino, quindi non i soliti dilettanti allo sbaraglio, ma persone serie che hanno ricevuto una formazione wiccan in modo metodico e organizzato all’interno di coven.

In base a queste esperienze, posso affermare che io la Wicca la rispetto, ma non è un percorso che fa per me, è un modo di agire che non mi appartiene, è una visione che non sento assolutamente mia.

Riconosco l’importante ed indubbio ruolo che la Wicca ha avuto nel ridestare l’interesse verso gli Antichi Dei, e l’influenza che ha avuto nella formazione del 99,99% degli attuali praticanti, anche tra coloro che dicono di praticare Vie diverse.

Personalmente mi ritengo parte di quello 0,01% che era già in cammino da tempo - nel mio caso dal 1989 - prima anche solo di sentir menzionare la parola Wicca.

Penso di aver appreso dell’esistenza della Wicca nel 2001, dato che nei miei appunti privati essa compare scritta per la prima volta solo in quell’anno, come fugace menzione.

Le Feste del Fuoco le conoscevo già sin da quando ero un ragazzo, avendole apprese leggendo i racconti di HP Lovecraft: ad esempio Yule è menzionato nel racconto The Festival (1923), la Vigilia del Calendimaggio, Le Ombre (Notte di Valpurga), la Candelora e gli Equinozi sono menzionati in The Dunwich Horror (1929).

Ben 15 anni prima che Gerald Brosseau Gardner entrasse in contatto - nel 1938 - con alcuni esponenti della congrega della New Forest, Lovecraft aveva già menzionato in molti dei suoi racconti questi sabba stregoneschi, a riprova - come ho del resto sempre sostenuto - che queste celebrazioni non sono state inventate dalla Wicca, e non costituiscono patrimonio esclusivo della Wicca.

Tra l’altro Yule, Ostara, Litha e Mabon entreranno a far parte delle celebrazioni della Wicca solo dopo il 1953, come è ben spiegato nel libro:
La visione del Sabba: i rituali della Wicca (2009), che offre una visione molto ricca di dettagli sulle otto celebrazioni della Ruota dell’Anno, fornendo tanti particolari davvero interessanti sull’argomento.

Che tu pratichi la Wicca, la Stregoneria italiana, anglosassone, norrena, la Via Purpurea o altre Vie, poco importa, è ora di rendersi conto che - nel nome degli Antichi Dei - siamo tutti sulla stessa barca, sebbene ognuno con le proprie particolarità, quindi ogni volta che qualche idiota getta fango su un cammino, su chi lo percorre o su chi lo ha fondato, finisce inevitabilmente per sporcarci tutti!

16/02/2017

Per concludere la mia precedente riflessione, vorrei solo aggiungere che se qualcuno cerca di controllarti a tavola o a letto sappi che spesso la fregatura è dietro l’angolo…

21/01/2017

Sul Culto...

Nella Via Purpurea il Culto viene definito e inteso come “
ciò che permette di stabilire un rapporto reale tra il cultuante ed il cultuato”.

Quindi tra un Seguace (indipendentemente dal suo livello di realizzazione spirituale) e una Divinità Patrono.

Un Culto realmente Divino proviene dagli Antichi Dei, ed è volto alla Loro adorazione, non ad altro!

Un Culto non è quindi democratico e non si occupa di garantire un ordine sociale, dettando delle regole comportamentali, come ad esempio pagare le tasse al Faraone. Non farlo nell’antico Egitto era nella lista dei “peccati” più peccaminosi.

Un Culto non vuole controllare, giudicare o stigmatizzare i comportamenti sessuali delle persone.

Un Culto non si occupa di politica e non si fa corrompere da essa. Un Seguace può quindi fare politica, ma non può usare il Culto per i suoi scopi politici. Le due cose devono rimanere separate e distinte!

Un Culto non ti impone una dieta alimentare, non ti dice cosa devi mangiare.

Un Culto non si occupa di fare beneficenza.

Per farla breve, un Culto non si occupa di questioni sociali o ambientali.

Potrebbero esserci delle eccezioni solo qualora praticassi una forma particolare di Culto legata, ad esempio, all’adorazione di alberi, rocce, fonti - come descritto da C.G. Leland nel libro:
Il Grimorio della Strega: Incantesimi, Invocazioni, Amuleti e Divinazioni - In questo caso se qualcuno volesse farne scempio sarebbero lecito attivarsi per cercare di impedirglielo.

Voglio fare un esempio: mettiamo che uno Spirito Antico abbia scelto come Sua dimora terrena una particolare quercia secolare, sita in un determinato luogo, come potrebbe essere la Quercia delle Streghe a Gragnano, in Toscana, oppure - per citare un altro tipo di albero - il celebre Noce di Benevento.

Questo albero diventerebbe nel contempo sia il luogo di Culto che il Simulacro del Culto di questo Spirito.

Questo significa che esso diventerebbe parte di “ciò che permette di stabilire un rapporto reale tra il cultuante ed il cultuato”.

Se qualcuno volesse abbatterlo o danneggiarlo, vorrei vedere quale Seguace non cercherebbe di impedirlo!

Se, dopo tanto cercare, avessi finalmente trovato una “trasmittente per poter parlare con (un) Dio”, te la lasceresti sfasciare dal primo ignorante che passa?

19/01/2017

Sullo Spirituale...

Oggi si fa un gran parlare di spiritualità, di percorsi spirituali, di pratiche spirituali, ma ti sei mai chiesto che cosa significa “spirituale”?

Ricordo che molti anni fa ad un Convegno Nazionale sulla Stregoneria fu posta la stessa domanda ai presenti, ed io fui l’unico a dare una risposta, forse però perché nessuno poi riuscì a fornire una definizione migliore.

Definii “spirituale” semplicemente come “ciò che ha a che fare con gli spiriti”.

Potrebbe sembrare banale dirlo, ma senza spiriti non può esservi spiritualità alcuna!

Nonostante questo gran parlare di spiritualità che si fa al giorno d’oggi, ti assicuro che ormai - in occidente - imbattersi in una spiritualità autentica è sempre più raro...

Per questo motivo sin dal 2010 – anno in cui fu reso disponibile il Sesto Sigillo
Striaria: il Culto delle Streghe – nei miei scritti ho cominciato a scrivere “Spiriti Antichi”, piuttosto che “Antichi Dei” – caratteristica questa propria solo della Via Purpurea – per meglio enfatizzare come nei 3 Cammini che ho descritto, nei Sette Sigilli e nei 2 Grimori a edizione limitata, si faccia riferimento a degli Spiriti realmente esistenti e così Potenti da essere definiti DEI!

Questi Spiriti Antichi possono interagire con gli esseri umani, e possono cambiarti la vita!

Come avrai modo di verificare tu stesso se intraprenderai il Cammino nel modo in cui l’ho descritto, per ciascuna delle
Tre Vie che costituiscono la Via Purpurea.

Chiarito quindi cosa intendo io per “spirituale”, vorrei esprimere la mia opinione anche su un’altra questione…

Da qualche anno c’è questa “moda” di voler fare dei distinguo tra religione e spiritualità, concetto che viene espresso in questi termini: “la differenza fondamentale consiste nel fatto che la religione indichi un tipo di ricerca esteriore, formale, mentre per spiritualità si intende la ricerca del Divino all’interno di sé, la fede assume quindi un carattere più personale e meno dogmatico, più aperto alla sperimentazione e basato sull’esperienza personale”.

Ovviamente chi ha ritenuto opportuno esprimere questo distinguo si è basato evidentemente sulla propria esperienza negativa maturata nell’ambito di qualche chiesa “cristiana”, e probabilmente osservando anche le ipocrisie e le contraddizioni che spesso hanno contraddistinto i monoteismi in genere.

Quando secoli or sono le Streghe decisero di chiamare il proprio Culto come “Vecchia Religione”, per distinguerlo dalla nuova (il cristianesimo) - come riferisce
Charles Godfrey Leland - non avevano certo potuto immaginare che ai giorni nostri sarebbero state fatte delle speculazioni di questo tipo.

La mia opinione è che al di là dei termini utilizzati per definire il proprio Culto, siano le persone poi che - come sempre - fanno la grande differenza fondamentale.

Talune persone infatti, come del resto è sempre accaduto, possono corrompere e degradare anche il più nobile dei Culti.

Questo terribile “spettacolo” è in atto tutti i giorni, che si tratti di religioni o di spiritualità.

Si possono fare quindi tutti i giochi di parole e di retorica che si vogliono, ma il problema era e resta sempre quello: le persone!

15/01/2017

Sull'importanza di scrivere contenuti tuoi...

Alcune persone mi chiedono perché io non permetto di ricopiare i miei testi sui loro siti, blog, pagine facebook, forum, ecc. È possibile invece linkare sia i miei siti che le singole pagine che li compongono.

Se non sei in grado di scrivere contenuti tuoi, dovresti domandarti perché…

La risposta è molto semplice: perché – evidentemente – non hai ancora maturato abbastanza esperienze.

Devi scrivere di ciò che è farina del tuo sacco, e se il tuo sacco è vuoto ecco spiegato perché poi non sai cosa scrivere.

Se vuoi davvero renderti utile (se il tuo unico intento è veramente questo) – e fare qualcosa di unico – non dovresti copiare gli scritti (le esperienze) degli altri, ma limitarti a scrivere delle tue esperienze personali, come dovrebbero fare tutte le persone serie.

Io ho sempre scritto tutti i contenuti dei miei siti, il primo l’ho aperto ancora nel lontano 1999, si chiamava: Il Sentiero delle Streghe, ed è stato il terzo sito (in ordine cronologico) tematico sulla stregoneria ad aprire i battenti in Italia.

Sono stato tra i primi pionieri di quegli anni… eravamo davvero pochi a quei tempi, pochi ma buoni!

11/01/2017

Su di me...

A differenza di molte altre “guide”, del presente e del passato, io non ho tutte le risposte…

In tutto ciò che ho scritto e detto c’è la mia esperienza personale, il mio “sapere” si limita al mio personale vissuto, ed è per questo motivo che io non sarò mai un tuttologo, perché non amo fare ipotesi sull’ignoto, ovvero su tutto quello che non ho ancora vissuto, sperimentandolo.

Il mio “sapere” finisce esattamente dove termina la mia esperienza.

Io non considero “sapere” ciò che non ho personalmente vissuto e sperimentato.

Il mio non è mai stato un approccio dotto e culturale, ma piuttosto primitivo e finalizzato al risultato.

Una delle caratteristiche che contraddistinguono la
Via Purpurea, la Tradizione a cui ho dato vita oltre un quarto di secolo or sono, è che essa può degnamente ritenersi un atollo incontaminato dall’immaginario giudeo-cristiano.

Per dirla in parole povere - per ciò che concerne il mio cammino, e di conseguenza i miei scritti - io non prendo minimamente in considerazione tutto ciò che proviene da codeste tradizioni.

Vi assicuro che ciò è estremamente raro!

Inoltre, io non pendo dalle labbra della Lobby Anglosassone (più Americana che Inglese) che ha praticamente assunto il controllo dell’informazione tra i cultori del “paganesimo” odierno, nelle culture occidentali ed occidentalizzate.

Abbiamo alcuni punti di contatto, che sono riscontrabili in alcuni elementi presenti nella Via Purpurea, come ad esempio le Feste del Fuoco (la Ruota dell’Anno), tuttavia io mi ritengo estraneo ad un certo tipo di immaginario che mischia usanze e credenze celtiche (più Britanniche e Irlandesi che dei Celti della penisola Europea) con credenze dell’Induismo (semplificate e addomesticate per gli occidentali) infarcite di tanta tanta psicologia - che però non viene palesata, ma occultata - rivelando con questo atteggiamento un approccio, a mio avviso, molto razionalista e disincantato.

Personalmente sono contrario a questi “mischiotti”, preferisco rispettare la territorialità delle cose e la loro storia.

Mi sento molto legato alla mia terra – l’Italia – ed in particolare alla mia terra natia: il bresciano, che mi ha accolto e visto crescere, e che un tempo è stata il luogo d’incontro di ben 3 Grandi Popoli: quello Etrusco, quello Celtico (Galli Cenomani qui nel bresciano) e quello Romano, e che vide sorgere anche un Tempio di Iside sul lago di Garda.

Questa è la memoria ancestrale della terra a cui appartengo e che quindi mi appartiene!

Sono inoltre contrario al voler approcciare razionalmente l’irrazionale, secondo me è assurdo!

Il mio è sempre stato un agire legato al “sentire”, un agire che quindi potrei definire di “Buon Senso”, avendo un duplice intento che mette in armonia il Cuore (sentire) con la Mente (pensare).

“Ascolto” quando devo “ascoltare” (i Segni, il Sentire) e uso la testa (penso) quando è il caso di ragionare davvero e di porsi determinate domande, non come fanno una miriade di pappagalli che ripetono le americanate che hanno letto senza comprendere ciò che significano, come ad esempio quelli che parlano di Culto della Terra (o della Madre Terra) senza avere la benché minima consapevolezza di cosa questo significhi e comporti, essendo una delle forme di Culto più impegnative e difficili da mettere in pratica al giorno d’oggi.

Bisogna essere seri e coerenti!

Sono sempre stato uno Spirito Libero ed indipendente, una Voce fuori dal coro, e quindi anche una spina nel fianco per qualcuno…

In particolare per quegli esterofili che credono che solo gli Americani, i Nativi Americani, gli Inglesi, gli Indiani e i Tibetani sappiano le cose, e che quindi un Italiano debba limitarsi ad apprenderle da loro per avere credito.

Evidentemente questi esterofili ignorano che l’Italia è sempre stata il Cuore Spirituale (ma anche Artistico, Culturale, ecc, ecc) dell’Europa e dunque dell’Occidente intero!

E ignorano anche che all’estero la stregoneria italiana è molto apprezzata, tanto che chiunque può decanta con orgoglio le origini italiane (vere o presunte che siano) della propria Famiglia.

Io non ho mai avuto Maestri terreni e solo una minima parte di quello che so (più che altro informazioni storiche) proviene da fonti umane.

Questo perché il mio Lignaggio non è di questo mondo…

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